Chi sono
In questa pagina non voglio elencare soltanto i miei titoli di studio e le mie esperienze formative, ma voglio raccontarti in poche righe perché ho scelto di specializzarmi nell’Odontoiatria Conservativa e quali obiettivi ho ben chiari in mente, ogni mattina, quando entro nel mio Studio e accolgo i pazienti.
Mi chiamo Silvia Da Ronch, e sono la prima figlia di un ingegnere e di una professoressa di italiano.
Gli anni della scuola per me sono stati gioiosi e impegnati allo stesso tempo: ho avuto la fortuna di incontrare insegnanti che mi hanno trasmesso l’amore per lo studio e la passione per le materie.
Negli anni del liceo scientifico volevo iscrivermi alla Facoltà di Medicina e mi sono preparata per il test d’ingresso, ma non solo: ho tentato anche quello per essere ammessa alla Facoltà di Odontoiatria, per cui ho deciso di optare.
Il sorriso dei pazienti è anche il mio sorriso
Vedere i miglioramenti estetici e funzionali di un sorriso, per merito del mio lavoro, mi ha dato fin da subito profonde soddisfazioni.
Mi sono così affrettata a laurearmi e ho cominciato a lavorare subito, curiosa e impaziente di imparare il più possibile dai colleghi esperti.
Per i primi 3-4 anni ho lavorato a tempo pieno in uno studio con due colleghi, che mi hanno insegnato moltissimo.
Mi sono fin da subito abituata ad eseguire una buona valutazione del paziente e fare collegamenti interdisciplinari per ottenere il miglior risultato possibile. Nel frattempo ho iniziato a frequentare corsi annuali per imparare le basi moderne dell’Odontoiatria: il costante aggiornamento ha dato linfa alla mia crescita professionale e mi ha permesso di accrescere la mia esperienza nel lavoro quotidiano.
Una nuova consapevolezza
Nel 2009 ho fatto una scelta decisiva per la mia formazione: ho trascorso un anno a Dubai per lavorare come General Dentist in una realtà in cui avevo piena autonomia di lavoro. Un’esperienza che mi ha responsabilizzato molto e mi ha permesso di acquisire ulteriore consapevolezza, al punto che, tornata in Italia ho iniziato a lavorare in quello che è diventato il mio Studio.
Aprire uno studio a mio nome è stato un ulteriore step e mi ha consentito di gestire a 360°, mettendo in pratica il mio Metodo, l’esperienza dei pazienti. In quegli anni ho fatto anche la volontaria in Ospedale per la cura dei pazienti disabili, un percorso che mi ha dato molte soddisfazioni.